Poiché del mio languire

Poiché del mio languire
Pisac: Savo Bobaljević



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Poiché del mio languire,
   Dolce nemica mia, si vaga sete;
   E di quel sol vinete;
   Vorrei, che fosse eterno il mio martire.
Ma perche l'alma auezza 5
   Al lume de' vostri occhi, onde s'auuiua;
   Hor, che di quelle' e priua;
   Ogni altra luce al mondo fugge, e sprezza:
   Tosto conuien, ch'io mora,
   Et esca di dolor, che si m'accora; 10
   Voi di piacer, che sol vi tierne hor viua.
   Però non siate schiua
   Almen per vostro prò di darmi aita.
   Ch'e bene opra crudel priuar di vita
   Vn amante fedele; 15
   Ma troppo è più crudele
   Se stessa fare anchor con lui perire.


Izvor

Savino de Bobali: Rime amorose, e pastorali, et satire, Aldus, Venetia, 1589, str. 7


 
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